“IL PESCE E LA COPPA “
L’ultima volta che lo vidi era in un ristorante, lo avevano fermato prima che lui spaccasse la sedia in testa a quel malcapitato cameriere che ebbe la malsana idea di proporgli una trota.
Da tempo tutti noi cercavamo di evitarlo, se lo incontravamo in una di quelle sere quando alzava il gomito diventava spesso irascibile e più di una volta fu coinvolto io stesso in una rissa da pollaio, magari per futili motivi, almeno per me lo erano, probabilmente per lui erano offese, sempre quando si capitava in discorsi di pesca o di pesce.
Non era più il ragazzino gracile dalla battuta facile, ormai dopo quell’episodio che lo aveva segnato si era trasformato in un bullo dalle maniere forti, grazie ad una moltitudine di mesi passati in palestra le sue sembianze erano completamente cambiate, poi come se non bastasse il suo corpo era ricoperto di tatuaggi raffiguranti piccole sardine.
Da quando si è arruolato in quei strani corpi di polizia territoriale, a volte capita di vederlo correre dietro a ladri di biciclette o di frutta, insomma disgraziati che si imbattono sulla sua strada, fermo assertore del principio :” meglio prendere il pesce piccolo che quello grosso”, si è fatto conoscere e temere in tutta la città.
Circa un anno fa, in una delle sue ronde notturne alla ricerca di clochard da derubare magari della solita bottiglia, si imbattè in uno strano personaggio talmente barbuto che si scorgevano solo le pupille e le orecchie, si era riparato per la pioggia battente sotto il ponte chiamato dei ” panzstrong”, un opera decisamente originale in acciaio e cartongesso, le linee ricordavano un po’ il ponte di Verrazzano e un po’ il ponte vecchio di Bobbio per com’era storto, probabilmente l’architetto soffriva di allucinazioni. Quel personaggio, a differenza degli altri barboni che era solito terrorizzare, non abbassava lo sguardo, ma i suoi occhi sembravano guardare oltre, poco più in là coperta da una serie di cartoni fradici si intravedeva qualcosa di luccicante, dorato, sembrava un manico, “cosa nascondi nonnetto sotto quei cartoni? fammi vedere amico “, il clochard si alzò con fatica sulle povere ginocchia logorate dall’umidità, lentamente si avvicinò all’oggetto coperto e gli chiese di avvicinarsi anche lui.
“Ti aspettavo da tanto tempo, sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati”, quella voce gli risuonò in testa familiare, ” chi sei “ ribattè lui, ma già le sue mani cominciarono a tremare, ” il cerchio si è chiuso finalmente” rispose il vecchio e scoperchiò la coppa, era rimasta come allora, quello strano cimelio degli anni 70
metà legno e metà di finto argento e oro, lo stesso schifo di vent’anni prima, oggetto dispute all’ultimo sangue in bicicletta, chi vinceva si aggiudicava il trofeo con strani conseguenze, si dice che chi ne fosse in possesso avrebbe poi perso qualcosa.
“Ma..ma..questa è la coppa che io..”, prima che continuasse il vecchio gliela porse nelle mani, poi indietreggiò di lato e disse: ” Sì amico, sono proprio io, il capitano, quello che per anni hai inseguito per mezzo mondo, ma io non sono mai scappato, se vuoi puoi uccidermi la coppa è tua ora “. Il Ciucciarodelle, come lo chiamavano allora, perchè adesso era conosciuto come “Alexio la belva”, ebbe un attimo di esitazione, non sapeva se scaraventarsi sul vecchio capitano o se riprendersi la coppa, il vecchio chiuse gli occhi pronto a ricevere chissàche punizione, alla fine incredibilmente Alexio scoppiò in un pianto senza freni abbracciato alla coppa.
“Vedi amico” disse il capitano “che tu ci creda o no questa coppa mi ha portato un sacco di guai, se potessi tornare indietro…” Alexio lo ascoltava seduto sull’arcata del ponte, ” lo vedi questo ponte?” disse ancora il vecchio ” ebbene è stata la mia casa per anni dopo che quando vinsi questa maledetta coppa dovetti uscire di casa “, ” Come di casa..” ribattè Alexio, “Sì, mia moglie non sopportò l’idea di averla ancora in casa per un anno e mi ci scaraventò entrambi fuori..” dopo un attimo di silenzio il capitano continuò : ” Questo ponte lo progettai io coi miei fratelli, ma dopo quello che successe al tour, loro fecero di tutto per modificarne l’assetto a mia insaputa, doveva essere un’opera all’avanguardia che avrebbe stravolto tutti i principi di ingenieria industriale… invece guarda qua, divenne lo zimbello della busa, ma nessuno si fidava ad abbatterla, dicevano che oltretutto avrebbe portato sfiga a nche distruggerla, bene, da quel momento è diventata la mia dimora, ma ora non ne posso più, stavo per abbandonare la coppa, sei arrivato in tempo amico ! ”
Alexio, ancora commosso non infierì sul capitano, nei suoi sogni lo aveva già triturato un milione di volte, ma adesso che lo aveva di fronte così malridotto non aveva il coraggio di fargli niente, per giunta la coppa che sempre aveva bramato di riprendersi, dopo questo racconto cominciava a scottare.
Io non so se la lasciarono sotto quel ponte quella notte, so solo che mi hanno riferito che i due tornarono amici, ed almeno due volte a settimana si trovano ancora adesso per andare a pescare assieme, un giorno se avrò il coraggio glielo dirò, quella volta scambiai il mio pesce con il loro, non mi interessava vincere, e sopratutto tenere quella coppa, speriamo che possano capire….
Info su QUELLI CHE..IL CICLO..
Manipolo di disperati sui pedali che cerca l'autostima lottando contro il vento...
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DIFFICILE SCRIVERE UN FINALE PIU’ BUONO DI QUESTO…STIAMO INVECCHIANDO GRAZIE A TUTTO IL MATERIALE UMANO CHE CI REGALATE PER SCRIVERE I NOSTRI RACCONTI, RESTATE COSI’.
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
A monte
Il tour finiva sul corno
hahahahahahahahah…
Hahahahahahahahaha che rider, dai chel rifem!!!!!!!
Le risate sono sempre assicurate con i tuoi racconti mitico grande capo! Alexio dai non fare così!!! E dopo il corno venne la trota traditrice.
Un gran bel finale…degno di un bel racconto…che si vuol dire del povero Alexio…porca trota!
eeeee daltronde quando e varà a viver da solo el podra vinzer el tour anca lù 2 vincitori en casa non esiste
Sabato 27 mattina alle 7,15 chi ci accompagna per qualche km sulla via di Roma ,si scende dal lago sponda est per peschiera mantova bologna
a a a a ale seteenquart mi dormi…..bonvuoiage!!!
Punta sul giallo….. Ma esce il verde….. E cosi aspettati il peggio alla cena finale!!!!!! Hahahaha! Lancio un concorso! Inventa la barzelletta più divertente su questi due personaggi, Ciucciarodelle e Capitan Uncino… Il vincitore…………
Quand’è che se magna…….. zena a base de trote….
buon viaggio e buona pedalata verso Roma e salutateci papa Francesco…
trota en saor ???
SONO PARTITI ALL’ALBA I TRE IMPAVIDI PERSONAGGI CHE SFIDANDO IL KILOMETRAGGIO SI RECHERANNO A ROMA, CIUCCIARODE, CIUCCIARODELLE E MISTER F SONO ORMAI VERSO GLI APPENNINI, ASPETTIAMO NOTIZIE, BUON VIAGGIO DAL TDP !
sperem che el tomtom el se rota….
USCITO OGGI SUL ADIGE L’ARTICOLO DEL TOUR DE PANCE
Me sa che ovunque i se perda…. E ne li rimanda endrio!!!!! Sperem che i li bateza(o)!!!!
non serve il tom tom…. tutte le strade le porta a Roma…
Arrivati a Roma ieri dopo 640 km! Prima tappa 250 km fino a Loiano. Seconda tappa Siena sulle colline del Chianti e 150 km. Poi dalla Cassia oltre ad allenarci per la Parigi Roubaix (strada piena di buche) siamo arrivati a Viterbo. Infine Viterbo – Roma ieri dopo 90 km e 15 km di superstrada! Poi altri 20 km in giro per Roma! Emozioni uniche!
…porca trota…ahoooo…ciavete messo na cifra…che vi siete fermati a pescar ner Tevere! bravissimi…e ricordeve ne nar a farve benedir!
Chi sarà passato per primo sotto il carello ROMA ?
…così giusto per sapere….
Ahooooo so pazzi sti Pancers!!!!!!
OGGI ANCHE SUL GIORNALE TRENTINO TROVERETE UN SERVIZIO SULLA FINE DEL TOUR DE PANCE
BRAVI RAGAZZI E BUON RITORNO!!
ciao a tutti, sabato pomeriggio in val di Gresta c’è la BioBike…..qualcuno partecipa come TdP ????
Siamo tornati,in giro per Roma con le maglie del tour ,un successo abbiamo avuto piu richieste di foto che i gladiatori al colosseo
…ma bravi e adess soto naltra volta!!pedalategentepedalate…
…forti i Gladiatour de noantri…dopo 3 anni pataccato guida romana…e ora sotto con i tortellini en brodo!
per la tortellino bike si potrebbe fare il 19 ottobre partenza alle 9 arrivo a Valeggio pranzo a base di primi e dolce poi ritorno.
facciamo un sondaggio di chi viene se ne vale la pena organizzare aspetto adesioni
…dai che nem!!! anca ala torta del taengmo!!!!
certo che nem!!!
5/10/2014 Gaiole in Chianti ” L’Eroica ”
3.45 sveglia
5.38 partenza
7° gradi alla partenza
140 km percorsi di cui 50 su strade bianche
2085 m di dislivello
3935 kcal bruciate
0 n forature
0 n cadute
2 ciclisti soccorsi dopo caduta grave
4 mega ristori
8 salti catena in salita
14.45 ora di arrivo
infinito il divertimento………sono diventato eroe!!!!!!!!!!!
…alora adess parlem de gnocca!!!!!
alla tortellino bike si ci vado anch’io, avio trasportato, visto che a fare volii sono bravo, ci stiamo perfezionando sugli atterraggi. ci sono anche per la cena ai Grassi